Tratto dal mio libro “el campo de la pelota ”
Ci imbarchiamo su un traghetto che salpa regolarmente dal molo di Playa del Carmen e godiamo di un buon bagno di sole durante l’attraversata.L’isola di Cozumel si presenta con un lungomare brulicante di locali alla moda quali Hard Rock Caffè, All Stars, Planet Hollywood, che, purtroppo, ne compromettono in parte la sua naturale bellezza.
Noi siamo qui principalmente per il mondo sommerso, perciò attraversata la piazzetta principale ed imbucato il primo vicolo sulla destra entriamo in uno dei tanti diving presenti.
Sistemiamo le formalità economiche ed acquistiamo un oggetto in offerta al momento apparentemente superfluo, un bombolino da 5 litri con erogatore incorporato.
Proviamo l’attrezzatura e ci dirigiamo verso la barca che ci porterà sui luoghi dell’escursione subacquea.
Il mar dei caraibi è stupendo, il colore azzurro luminoso è una gioia per i sub.
Ci tuffiamo e raggiungiamo immediatamente il fondo. Incontriamo subito una coppia di aquile di mare elegantissime nelle loro movenze, uno spettacolo meraviglioso.
Poi incrociamo un branco di barracuda sempre da osservare con il dovuto timore, anche per via della leggenda che narra di un turista ferito alla gola per via del luccichio della sua collana.
Il tutto accompagnato da una moltitudine di “raffinatissimi” pesci angelo e tanti coloratissimi pesci pappagallo che si aggirano tra splendide formazioni coralline ove si possono ammirare deliziosi invertebrati multi colore.
L’immersione procede tra spettacolari canyon naturali dove le spugne sembrano dei cactus isolati in un immenso deserto sommerso. Qui si può godere appieno quella sensazione di pace e tranquillità che solo l’attività subacquea è in grado di trasmettere.
Risaliti in superficie, però, il pensiero ritorna inevitabilmente agli enigmi che si susseguono sul nostro cammino e questo ci fa definitivamente capire che le vacanze sono finite e le nostre ricerche sono la priorità di questo viaggio.