La redenzione
Nell'anno 2012, nell'era di internet e dei social network, facebook e twitter, nel tempo della crisi e delle accise, del bond e dello spread, l'etichetta è ancora così importante? L'abito fa ancora il monaco?
Ebbene, la risposta purtroppo è si, perché Nicolò Zaccaria, è ancora in esilio sulle sabbie di Punta Marina.
Chi è Nicolò Zaccaria? Perché si trova in esilio forzato? E' forse un Napoleone dell'era moderna?
Nicolò è un bagnino della riviera romagnola, per anni in forza alla località di Lido di Dante, e poi spostato a Punta Marina, a seguito di forti pressioni, per così dire, sotterranee.
Quali? Non lo so di preciso, ma credo che nessuno possa mettere in dubbio le sue qualità e il suo coraggio, dote fondamentale per il lavoro di lifeguard. Anzi a tal proposito, voglio riportare un pezzo scritto qualche anno fa, per rafforzarne l'immagine. L'articolo s'intitolava Il mondo dei contro ha bisogno di eroi.
"Alla prima mareggiata estiva, 18/07/2010, super lavoro per i bagnini della riviera.
Ma non è questo il punto, è il riflesso di una società "contro" che si rispecchia sui frangenti del mare in tempesta.
All'arrivo sulla spiaggia in quel di lido di Dante, un gran fermento animava la mattinata.
Un gran vociare si udiva tra i tavoli del bar e tra gli sdrai sotto gli ombrelloni.
-Chi è quel defo al di là degli scogli?-
-Sarebbe da prendere a pugni quel rinco... che è andato fin là in fondo.-
-Dovrebbero lasciarlo annegare quel sem... mi meraviglio del bagnino che è andato ad aiutarlo.-
-Vado proprio a vedere che faccia ha quel'imbe... laggiù.-
E non ho abbreviato le parole perché sono un fan di Moccia, ma per non appesantire lo sfogo.
Un'intera comunità ad inveire contro l'incauto bagnate, e nessuno ad elogiare le gesta dell'intrepido salvatore, lui, il bagnino Zaccaria.
Per fortuna, alla fine, lo stato emozionale positivo ha prevalso sull'istinto polemico e al ritorno a riva del pattino rosso, gli applausi sono scoppiati fragorosi.
Ebbene io voglio rimarcare la dose, complimenti Nicolò, il mondo dei contro ha bisogno di eroi.
Se non vogliamo diventare tutti politici, non contestiamo, criminalizziamo, protestiamo a prescindere, ma mettiamoci semplicemente il cuore, come hai fatto tu."
Questo è solo un episodio, altri se ne possono leggere tra le cronache dei quotidiani locali, come si può trovare diversi riferimenti alla grande impresa dell'estate 2010, l'attraversamento del mar Adriatico da Rovigno, sulla costa della Croazia a Punta Marina, a bordo di un “moscone”. Si, perché Nicolò è anche un convinto amante del mare e della sua terra, il suo credo è riavvicinare i giovani alla natura e tenere viva la tradizione romagnola cavalcando un'icona della riviera, il Moscone giustappunto.
Allora perché un eroe dei nostri tempi che non va a genio a qualche minoranza influente, che non si inquadra al sistema, non viene riconosciuto per i meriti che ha, si tratta sempre di politica, virus incurabile della nostra società, o veramente l'abito fa ancora il monaco?
Per fortuna il nostro prode bagnino non si scoraggia facilmente, è abituato a lottare, ed è pronto ad una nuova impresa, verso la via della redenzione, non la sua, ma dei suoi detrattori, che prima o poi dovranno ricredersi, ed uscire dai vecchi schemi, adeguarsi al corso degli eventi, riconoscere i propri sbagli.
Festa del redentore, Venezia 14.07.2012. Una celebrazione molto sentita e amata dai veneziani, che risale al 1577, anno in cui la città venne liberata da una terribile pestilenza che la scosse profondamente, e si decise di costruire un tempio in onore del Cristo Redentore. Venne così eretta, dal Palladio, la chiesa della Salute nell’isola della Giudecca. Per l’occasione, ogni anno, viene allestito un ponte di barche che collega Venezia alla chiesa.
Nicolò ci sarà, è porterà l'esuberante moscone romagnolo, tra le eleganti e raffinate gondole della laguna, porterà la bandiera della Romagna, nella storica repubblica marinara.
Zaccaria siamo tutti con te… a spingere sui remi, a sognare ancora, vai Nicolò, voga!!!
di Stefano Medici