Skimming Blackpool
In questo viaggio nord europeo, parecchie volte ho scrutato superfici d'acqua interessanti per l'obiettivo skimming flatland, da Loch Morlich, gioiello incastonato nella località montana di Aviemore, a Loch Ness, famoso lago del mistero, ma nessuna condizione ha convinto pienamente per passare all'azione. L'occasione propizia si presenta a Blackpool, nella contea inglese del Lancashire, la Las Vegas della Gran Bretagna. Immense spiagge si estendono a perdita d’occhio, e Impressionanti maree lasciano pozze spettacolari al ritirarsi delle acque. Un invito su un vassoio d’argento, regale, come la corona inglese. La mattina, fino all'una, prima che l'acqua sommerga nuovamente tutto, è la finestra ideale. Non ci sono scuse, e nessuno le cerca, io e Gabriele siamo nuovamente pronti a cavalcare le nostre tavole in terra anglosassone. Scendiamo in spiaggia tra il molo sud e il molo centrale. Lo scenario è fantastico, la grande ruota del pier central rotea pigramente di fronte a noi e l’imponente torre di Blackpool, (alta 158 metri), ispirata alla torre Eiffel, svetta imperiosa verso l’azzurro cielo. Parte Gabriele, il sole, la temperatura mite e l'ambiente veramente ideale, incoraggiano, anzi esaltano lo skimming. Immediatamente dai primi lanci trova la piena confidenza con il nuovo spot. I buoni risultati di primo acchito favoriscono il piacere, e le evoluzioni sono un crescendo spettacolare. Inizio a lanciare anch'io, le planate sono subito belle lunghe, e i primi trik in chiusura vengono con naturale facilità. Proviamo qualche zig zag da surfisti, con il fiatone che monta dalla foga di fare. Corse, scatti, spinte, lanci, non ci risparmiamo neanche in questo sport. E' showtime allo stato puro, e la coreografia non manca, ogni tanto asinelli dei tour organizzati ci passano a fianco dando quel tocco di esotico alla scena. Sguardi curiosi di turisti e villeggianti si posano occasionalmente sulle nostre evoluzioni spingendoci ad osare sempre più. Proviamo altre pozze sparse per l'immensa distesa di sabbia, fino ad arrivare al mare, che si presta egregiamente ad essere accarezzato dalle nostre tavole. Azzardiamo un principio di wave skimming provando a cavalcare le onde che s’infrangono sulla battigia. I risultati sono incoraggianti. Potremmo rimanere in questo limbo fino al sopraggiungere della marea, ma dobbiamo ripiegare per seguire il piccolo Filippo che ci ha raggiunto e scalpita per imitarci. Ci cambiamo sui gradoni del lungo mare con gli sguardi che si perdono all'orizzonte, consapevoli d'aver s ritto un'altra pagina delle nostre esperienze. Dalle acque di Blackpool e tutto, o quasi, perché un succulento fish and chip ci sta aspettando dopo le “fatiche” della giornata. Raggiungiamo il Pier sud dove un caratteristico locale già testato, emana il solito, invitante, odorino di pesce e ordiniamo il nostro pranzo. Mentre i life guard fanno sgombrare la spiaggia, prima dell'arrivo della impressionante marea, noi stiamo già programmando la prossima uscita. Skimmming around the world è pronto per la prossima avventura.
di Stefano Medici