Mareggiate primaverili

Buongiorno a tutti, sono una magnifica tavola da surf, allegra e colorata, odio il freddo e l’inverno!
Odio questo periodo perché vengo rinchiusa, segregata tra quattro mura, fredde e umide dal mio pigro “padrone” in attesa del prossimo caldo. Il tempo pare non passare mai, ore, giorni, mesi, scorrono lentamente, condannando le ultime speranze di momenti felici a sprofondare nell’oblio. Lui non è cattivo, ogni tanto mi accarezza e a volte mi massaggia con pregiati unguenti.
La vita va avanti, somatizzando i disagi della brutta stagione, trasformandoli in una sorta di piacevoli eventi. La neve, il gelo,il Natale, le feste, un crescendo inarrestabile di tradizioni mi passano accanto, fino ad arrivare al brindisi frizzante di capodanno ad un altro capitolo giunto a conclusione. Come polvere, un velo di malinconia si posa sulla mia sfavillante corazza.
Guardo attraverso il piccolo finestrino che mi separa dal mondo esterno e osservo il triste scorrere delle brevi giornate invernali. Pian piano si sta spegnendo anche la luce della mia anima, l’oscurità sta per prendere il sopravvento sulla mia raggiante e vivace espressione.
I pensieri trovano conforto in piacevoli ricordi, scavando nella memoria… Il mare, la spiaggia, le uscite in gruppo, le fugaci avventure donano una parvenza, seppur breve, di libertà.

Quando anche le immagini di tempi andati, sembrano sbiadirsi, ecco il miracolo, l’incredibile evento che si ripete puntuale ogni anno. Un caldo raggio di sole, carico di forza ed energia annuncia che la primavera sta arrivando. Le gemme delle piante, si preparano a sbocciare per colorare il mondo. Tutto è pronto per riprendere vita. Le forze della natura si risvegliano dal torpore invernale mostrando rinnovato vigore. Frequenti rovesci e forti venti, alimentano impetuose tempeste, mostrando lo spettacolo grandioso del mare in burrasca. Alte onde s’infrangono violentemente sulle rive delle coste, mentre profondi vortici si formano sulla superficie dell’acqua.

E’ il momento più bello dell’anno, è il mio attimo di gloria.

L’entusiasmo è incontenibile, tutta la voglia repressa durante i mesi del letargo forzato è pronta a esplodere. Desiderio di evadere, voglia di divertimento, in primavera lo spirito rinasce, l’anima resuscita. Finalmente posso abbandonare quell’angolo d’oscurità dov’ero rinchiusa per tornare libera.

Corro verso la spiaggia abbracciata al “padrone”. Passi pesanti faticano ad avanzare sulla sabbia. Manca poco ormai, solo una manciata di metri mi separano dal mare. Ci tuffiamo nelle acque, ancora fredde, che si aprono sconfinate allo sguardo, puntando decisi verso l’orizzonte. Non siano soli, tanti altri mossi da una passione, a volte travolgente, si uniscono alla nostra scia sino a formare un gruppo, una piccola tribù. Arrivati al largo, ci fermiamo improvvisamente, forse a riflettere, ad attendere un frangente propizio. E’ una sensazione unica, di pace assoluta, che dura il tempo di un respiro. E poi... l’azione, la sublimazione del momento perfetto, la magia delle mareggiate primaverili. Iniziamo a scivolare, sospinti da un’immensa forza. La combinazione di correnti, moti ondosi e maree. Sembra di volare sulla superficie dell’azzurro elemento. Per qualche secondo il mare è sotto il mio controllo, o almeno ne cullo l’illusione, posso evitare i suoi mulinelli di rabbia con agili cambi di direzione, posso saltare da un flutto all’altro, sono nuovamente viva e sulla cresta dell’onda.

La storia di oggetti che si animano di teneri sentimenti può sembrare banale, ma anche noi tavole da surf abbiamo un anima, a volte di fibra di carbonio, altre di poliuretano espanso, e ogni tanto... si può spezzare.